Civic Design | Viola Petrella | Atelier Città |

La sessione in streaming per il corso italiano Civic Design del 22 febbraio 2017,  è dedicata all’interazione con Viola Petrella, fondatrice di Atelier città: nato a Pavia nel 2016 è un laboratorio collettivo per la rigenerazione dello spazio urbano e la creazione di nuovi punti di vista sulla città, la cui vision individua nei cosiddetti vuoti urbani spazi di opportunità, con lo scopo di favorire il dialogo e lo scambio di idee sulla città e modificare le politiche pubbliche esistenti per dare nuova vita a gusci ormai vuoti.

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I “sottani” di Altamura tornano in vita

Grazie ad attività di work-shop e laboratori dal basso, i beni comuni ormai fatiscenti vengono rimessi in sesto all’interno di una rete per la comunità


Articolo di SAVERIO MASSARO (presidente Esperimenti Architettonici) per il quotidiano italiano La Stampa. Pubblicato il 12/12/2016


Durante il Festival della Resilienza 2016 promosso da ProPositivo, la rete degli oltre 8000 Giornalisti Nell’Erba, dei 21 canali di giornalismo partecipativo locale di Cittànet, in collaborazione Openhub, il LIS del Dip. di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’ Università “La Sapienza” ed una giuria di professionisti proveniente dalle maggiori testate italiane, ha promosso un Contest Giornalistico nazionale alla ricerca dei migliori esempi virtuosi, propositivi e resilienti nel contesto dello sviluppo delle comunità locali. La giuria composta da Roberto Giovannini (La Stampa), Paola Bolaffio (FIMA), Simone Pieranni (Il Manifesto), Antonio Cilli (CittàNet), Alfredo Macchi (Mediaset) ha selezionato quattro vincitori. Questo è uno degli articoli premiati. 
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Aperte le iscrizioni al corso online Civic Design Italia 2017 | Iscrizioni e borse di studio

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Finalmente oggi possiamo darvi una bella notizia su CivicWise e la cara vecchia Italia! Dopo i post delle ultime settimane sulle bellissime attività di CivicWise a Valencia, a Tenerife, a Parigi, (e il silenzio che li ha preceduti…) ripartiamo con gli occhi puntati sull’italico stivale, con una novità che vuole scuoterlo da sopra a sotto.
Da parecchi mesi il team Italiano, ed in particolare il Circolo di Milano, si stanno impegnando per costruire il progetto di un corso online di Civic Design in Italiano, forti dell’esperienza delle due edizioni in Spagnolo e della prima edizione Francese che hanno visto circa 470 iscritti. Ora ci Siamo!
Dallo scorso 12 ottobre sono aperte le iscrizioni sul sito civicdesign.it , ma soprattutto sono aperte le candidature per una delle 6 borse di studio!!! Che state aspettando?

Ah! Certo, forse è meglio se prima vi diamo qualche informazione sul corso…
Allora allacciate le cinture che cominciamo, sarà un’avventura di 5 mesi con una interazione costante tra partecipanti, coordinatori, la comunità di CivicWise e soprattutto 8 ospiti nazionali che porteranno i loro progetti come caso studio per indagare i campi di applicazione del Civic Design.

Il corso inizierà il 16 Gennaio 2017 e termina il 31 Maggio 2017, sul sito è pubblicato il programma del corso, con la struttura e l’organizzazione generale che vi invitiamo a scaricare e leggere.
Abbiamo aperto una campagna di lancio Super Early Bird che resterà valida da oggi fino al 3 Novembre al costo di 90 euro, potete iscrivervi direttamente su questa pagina .
In queste settimane cominceremo a raccontarvi meglio gli ospiti, a darvi qualche anticipazione sulla struttura (e scaricatelo però il programma…) ma potete contare sulla nostra mail info@civicdesign.it se volete chiederci direttamente qualcosa.

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Oggi però vogliamo entrare un po’ nel dettaglio delle 6 borse di studio alle quali è possibile accedere  al 24 ottobre. Le borse prevedono l’accesso gratuito al corso con l’obiettivo di costruire un team di collaboratori che affianchino i coordinatori del corso. E’ possibile inviare la propria candidatura fino al 24 Ottobre 2016 alla mail info@civicdesign.it

Che cosa intendiamo?

Vorremmo che la borsa di studio vada oltre lo svolgere delle semplici mansioni all’interno del corso. In un’ottica di empowerment e di scambio di saperi cercheremo che il team di borsisti si auto-organizzi e autogestisca su alcuni aspetti organizzativi e anche di produzione di contenuto del corso.

Chi può fare richiesta?

Il profilo di chi può fare richiesta non è condizionato da aspetti tecnici o a percorsi di studi predeterminati, ci interessa sapere di più cosa fate, perché lo fate e soprattutto come lo fate!

Il Civic Design è una inter-disciplina trasversale a moltissime competenze, pertanto raccontateci chi siete e cosa state facendo, e poi ci prenderemo anche noi il tempo per farvi delle domande!

In cosa consiste la borsa?

La borsa garantisce un accesso gratuito all’intero corso a cambio di un impegno di circa 20/25 ore distribuite in maniera flessibile durante tutta la durata del corso, tenendo conto delle singole disponibilità e del coordinamento con il team di borsisti e con i coordinatori.

Cosa inviare?

Vi chiediamo di inviarci:

  • un Curriculum Vitae
  • un portfolio lavori / opere / attività per raccontarci le cose che state facendo
  • una lettera di presentazione per raccontarci chi siete

Ci sono alcuni aspetti che riguardano le attività collaborative,a cui teniamo particolarmente e che vi invitiamo a raccontarci.

Attitudine: background associativo/attivismo, ricerca, spirito di collaborazione

Approccio: condivisione, interdisciplinarità, lavoro in gruppo, autogestione

Proposte: progetti-idee da sviluppare tramite il corso

Capacità: montaggio video, gestione CMS (wordpress), youtube, gestione social network (facebook, Twitter)

 

Quando e come inviare la candidatura?

Le candidature devono essere inviate all’indirizzo mail info@civicdesign.it entro e non oltre il 24 Ottobre, dopodichè ci prenderemo un po di tempo per valutare e contattarvi.
Non preoccupatevi perché a tutti quelli che faranno richiesta di Borsa di studio assicuriamo l’accesso al corso alla tariffa Super Early Bird anche nelle fasi successive di iscrizione.

Allora che ve ne pare? Sì, sappiamo cosa vi gira per la testa ora ed avete proprio ragione. La borsa di studio è un’ottima occasione per entrare più a fondo nei temi che affronteremo nel corso ed approfondire direttamente le dinamiche collaborative e di lavoro in gruppi autogestiti sin da subito.

Siamo sicuri di avere stuzzicato il vostro palato fine, nelle prossime settimane vi terremo daremo più informazioni sugli ospiti e la struttura del corso, intanto potete iscrivervi alla nostra newsletter per stare più vicini (è in fondo alla pagina).

 

Buona settimana Wisers, siamo davvero felici di salpare per questa avventura in giro per l’Italia, e ancora di più se vi imbarcherete con noi. Per condividere questi mesi di navigazione lungo le coste italiane, attraccando in molti porti e visitando le baie piu belle del “mare civico” e con un’occhio fisso sull’orizzonte pronti a ripartire con nuove esperienze in stiva. Corpo di mille balene! ARRRRH!
il team di Civic Design Italia

 

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CivicWise a Cosmobike Mobility. Mobilità sostenibile e pianificazione urbana.

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CivicWise in Italia è presente su vari territori e città attraverso i contributi di molti CivicWiser. Pochi mesi fa è stato inaugurato il primo circolo locale sul territorio italiano a Milano che da subito si è impegnato ad organizzare e coordinare il primo corso di Civic Design in lingua italiana. Si possono trovare più informazioni sul sito civicdesign.it


Lo scorso 16 settembre abbiamo partecipato ad una delle giornate del ciclo di conferenze di Cosmobike Mobility a Verona, presentando la comunità di Civicwise.

 

All’interno di Cosmobike Show, la seconda edizione della fiera internazionale della bicicletta, Cosmobike Mobility è lo spazio dedicato ad incontri e dibattiti che ha visto protagonisti per tre giorni tecnici, amministratori, aziende, associazioni e cittadinanza attiva, coinvolti nel settore specifico della bicicletta. L’obiettivo è quello di creare una riflessione sulla progettazione e la realizzazione di una città a misura di bicicletta, questa edizione si è concentrata su “La Città dei Bambini”.

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Il nostro intervento è stato inserito all’interno della giornata “Comunicare il cambiamento”, dedicata a realtà di attivismo, progetti di ascolto delle richieste dei territori delle amministrazioni locali, associazioni di ciclisti urbani e tentativi di creare massa critica per avere una risposta a necessità specifiche e quotidiane della bicicletta come mezzo alternativo all’automobile per l’uso in contesti urbani.

Ecco il video del nostro intervento di presentazione di CivicWise, nel quale abbiamo raccontato la nostra dimensione Glocale e cosa intendiamo per Intelligenza Collettiva localizzata, un processo capace di focalizzare la conoscenza globale sui territori locali attraverso un processo di empowerment cittadino.

È stato molto interessante partecipare, in qualità di progettisti e professionisti nel campo della pianificazione territoriale, in un contesto così vivo di dibattiti e realtà attive e motivate, con un immaginario chiaro sulla città e sul territorio. Ancor più importante è stato potere ascoltare le opinioni ma soprattutto le esigenze di chi vive la città su due ruote.

Il dibattito della giornata, moderato da Simona Larghetti di Dynamo Bologna e co-organizzato con Melissa Gomez, ha evidenziato come il mondo della bicicletta nelle città ha delle forti richieste verso chi amministra e gestisce la città per quanto riguarda la sicurezza e la facilità d’uso del mezzo, espressione di una chiara esigenza di una pianificazione urbana e di una gestione del territorio che valorizzi ed incentivi la scelta di uno stile di vita salutare, consapevole ed a basso impatto ambientale.

Abbiamo conosciuto esempi di “spinte dall’alto” di amministrazioni che promuovono politiche importanti sulla mobilità sostenibile, come quello di Stefano Chiaroni Assessore del Turismo del Comune di Pastrengo; il caso di Cititek a Copenhagen portato da Berrina Werner, e il caso di Paolo Bellino a Roma, primo Bike Manager di una amministrazione cittadina. Abbiamo visto anche le “spinte dal basso” da parte di collettivi, associazioni e piccole imprese che chiedono e auto-costruiscono alternative concrete. Un esempio sono le Ciclopopolari di Salvaiciclisti a Roma, il Foro Mundial de la Bicicleta presentato da Melissa Gomez e Slowtown Casalmaggiore con la tangenziale dei bambini.

Al termine della giornata di incontri, ed in chiusura della tre giorni di dibattiti e conferenze, Paolo Pinzuti ha fatto un interessante intervento rendendo esplicito quanto rilevato nella sua esperienza di giornalista e direttore di Bikenomist e Bikeitalia, evidenziando come le aziende produttrici preferiscono rivolgersi a quel target di mercato che fa principalmente un uso sportivo del mezzo, che richiede prodotti sempre piú tecnologici, a discapito di investimenti nei prodotti per l’uso quotidiano della bicicletta.

Gli utenti sportivi sono però una minoranza rispetto a quelli che Pinzuti ha definito i “ciclisti urbani” ovvero coloro che hanno fatto della bicicletta una scelta di vita più salutare ed allo stesso tempo più sostenibile nella quotidianità, che scelgono la bicicletta come unità di misura delle proprie relazioni ed attività, e dunque anche della relazione che hanno con l’ambiente che vivono. Una grande fetta di popolazione non necessariamente solo urbana, che ha fatto una scelta chiara ed allo stesso tempo in controtendenza alla maggior parte dei contesti in cui viviamo, e che esprime una esigenza forte in termini di pianificazione e gestione del territorio.

Allo stesso tempo però le risorse economiche che potrebbero essere messe in gioco da chi produce e vende biciclette vengono orientate su un mercato che è di alta specializzazione e tecnologia.

La distanza tra chi pianifica e amministra città e trasporti e quelli che la bicicletta in città ha molte volte bisogno degli investimenti del settore privato, che non vede il potenziale di ampliamento del proprio mercato come concreto, ma che inizia lentamente ad orientarsi in questo senso.

Durante il suo intervento, diretto principalmente alle aziende, Kevin Mayne di European Ciclyst Federation, suggerisce di unirsi al tentativo di “fare lobby” della cittadinanza attiva nei confronti delle amministrazioni per avere una pianificazione a misura di bicicletta per ottenere l’ampliamento della domanda. Di fronte all’incertezza di questa possibilità con una pianificazione che continui a puntare sull’auto, le aziende possono essere certe che il mercato non si amplierà.

D’altro canto aggiunge Eduardo Roldan di Shimano, le aziende che producono biciclette, pur perseguendo principalmente scopi economici, producono un benessere ed un miglioramento generale promuovendo stili di vita salutari e sostenibili ambientalmente. Il consolidamento di questi stili di vita non può che essere vantaggioso.

Cosa ci portiamo a casa da questa esperienza di Cosmobike Mobility?

Abbiamo avuto la possibilità di “tastare il polso” ad un argomento, la mobilità sostenibile, entrando in contatto direttamente con chi la pratica tutti i giorni, con chi la vuole e sa benissimo come la vuole. D’altro canto abbiamo avuto conferma, ancora una volta, che non è una questione che si risolverà semplicemente con il come o il dove si progetti una strada.

Le questioni di pianificazione urbana non si misurano nè si risolvono con il solo “design” delle città, ma hanno bisogno di un vero e proprio “design delle relazioni” che su quelle strade si concretizzi e che corrisponda ad un ascolto reciproco delle esigenze e la creazione di soluzioni condivise, che non possono escludere una parte della cittadinanza.

Ci è parsa evidente la necessità di integrazione orizzontale tra i vari attori privati, portatori di interessi economici e di risorse, l’amministrazione pubblica e la cittadinanza attiva, portatrice di domande specifiche e generatrice di risposte spontanee ed innovative.

Sviluppare processi di Intelligenza Collettiva nel campo specifico della mobilità sostenibile è una possibile risposta capace di interpretare le esigenze di concretezza espresse dai vari attori.

Ci fa piacere constatare che “siamo sulla buona strada”, Wisers Go!

Francesco Previti e Marco Palermo, CivicWisers

#CivicWiseMilano